L'Inaspettata Eredità del Mugnaio

L'Inaspettata Eredità del Mugnaio

Tommaso, il figlio più giovane del mugnaio, sedeva sull'erba vicino al ruscello, con la testa tra le mani. Il testamento di suo padre era stato appena letto. Ai suoi fratelli maggiori erano andati il mulino e un asino robusto, ma a lui... a lui era toccato solo il gatto di famiglia. Un normalissimo gatto soriano, dal pelo rosso e due furbi occhi azzurri. "E ora che ne faccio di te?" sospirò Tommaso, guardando l'animale. "Non posso nemmeno venderti. Non vali niente."

Il gatto, sentendo la tristezza nella voce del ragazzo, gli si avvicinò e gli si strofinò contro una gamba, facendo le fusa. Tommaso, commosso da quel piccolo gesto di affetto, cominciò a grattargli la testa. "Almeno tu mi vuoi bene," mormorò. Continuò a coccolarlo per un po', poi, con un altro sospiro, fece per alzarsi. Ma una vocina tranquilla lo fermò: "Ehi, dove vai? Stavo così comodo."

Tommaso si bloccò. Si guardò intorno, allarmato. "Chi ha parlato?" pensò, stringendo i pugni. Non c'era nessuno. Solo il fruscio delle foglie e il gorgoglio dell'acqua. "Sono quaggiù, sciocchino!" disse di nuovo la voce. Il ragazzo abbassò lentamente lo sguardo. La voce proveniva dal gatto, che lo fissava con i suoi occhi azzurri. Non era possibile!

"Non guardarmi con quella faccia," disse il gatto, sbadigliando. "Sì, sono proprio io a parlare." Tommaso vide la bocca del gatto muoversi e formare le parole. Si portò una mano alla fronte, sentendosi svenire. "Sto sognando? Ho la febbre?" balbettò. Il gatto si alzò con eleganza, non su quattro zampe, ma su due. "No, non stai sognando," disse, passeggiando come un piccolo signore. "E sì, cammino anche."

"Ma... ma come?" mormorò Tommaso, senza fiato. Il gatto sbuffò con aria di superiorità. "Oh, voi umani! Credete di essere gli unici esseri intelligenti al mondo. La verità è che tutti i gatti sanno parlare e camminare. Ma perché dovremmo farlo? È molto più comodo essere serviti e riveriti da voi tutto il giorno! Siamo furbi, non pigri."

Il gatto si fermò di fronte a Tommaso e gli mise le zampine sui fianchi. "Ora basta con questa tristezza! Pensi che tuo padre ti abbia lasciato senza niente? Ti ha lasciato ME! E con la mia intelligenza e le tue mani, conquisteremo una fortuna più grande di qualsiasi mulino. Per prima cosa, però, ho bisogno di un paio di stivali e di un sacco." Tommaso lo guardò, il suo stupore che si trasformava in una scintilla di speranza. Forse, dopotutto, la sua eredità non era così misera. Era l'inizio di una grande avventura.

Valori e Lezioni Morali

  • Non Giudicare dalle Apparenze: L'eredità che sembrava la più povera si è rivelata la più preziosa. Le cose (e le persone) non sono sempre come sembrano.
  • Il Potenziale Nascosto: Anche la creatura più umile può nascondere talenti straordinari. È importante dare a tutti una possibilità.
  • - L'Ingegno è la Vera Ricchezza: Il gatto dimostra che un cervello astuto e un buon piano valgono più di un mulino o di un asino. La furbizia e l'intelligenza sono tesori inestimabili.
  • La Speranza nelle Difficoltà: Anche quando la situazione sembra disperata, una sorpresa inaspettata può cambiare tutto. Non bisogna mai perdere la speranza.

Domande sulla Storia

Domande di Comprensione

  1. Cosa ha ereditato il figlio più giovane del mugnaio?
  2. Perché era così deluso all'inizio della storia?
  3. Qual è stata la prima cosa che ha detto il gatto?
  4. Quali due cose sorprendenti sapeva fare il gatto?
  5. Secondo il gatto, perché i gatti di solito non mostrano le loro abilità?

Domande di Riflessione Critica

  1. Perché pensi che il padre abbia lasciato il gatto al figlio più giovane e non a uno dei fratelli maggiori?
  2. Il gatto dice che i gatti sono "furbi, non pigri". Cosa significa secondo te?
  3. In che modo la reazione di Tommaso cambia durante la storia?

Domande di Collegamento Personale

  1. Ti è mai capitato di pensare che qualcosa non avesse valore e poi scoprire che era speciale?
  2. Qual è un talento "nascosto" che hai tu o un tuo amico?
  3. Se tu avessi un animale parlante, quale sarebbe la prima cosa che gli chiederesti?

Attività Divertenti

  • Disegna gli Stivali del Gatto: Immagina di essere il calzolaio. Disegna il paio di stivali più eleganti e avventurosi che un gatto parlante possa desiderare. Che colore avranno? Avranno delle fibbie speciali?
  • Il Talento Nascosto: Scrivi su un bigliettino un talento segreto o divertente che hai (ad esempio, "so muovere le orecchie" o "so cantare una canzone al contrario"). Metti tutti i biglietti in una scatola e leggeteli a turno, cercando di indovinare a chi appartiene ogni talento.
  • Crea un Piano: Immagina di essere Tommaso. Il gatto ti ha appena chiesto un paio di stivali e un sacco. Qual è il primo passo del vostro piano per cercare fortuna? Scrivi o disegna la vostra prima avventura.

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